Di colorate stelle (o del carteggio finale) di Stanislao Donadio 

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Di colorate stelle (o del carteggio finale)
di Stanislao Donadio,  2022,  Apollo Edizioni
POESIA
ISBN: 9791254810132
condizioni: NUOVO

Note:
“...le poesie di Donadio non vanno spiegate, ma vanno bevute, assaporate, digerite, vissute, condivise, perché hanno un linguaggio ben diverso e ben più ricco di quello utilizzato da autori contemporanei famosi e celebrati anche al di là dei loro stessi meriti. (...)

Del resto, per come ho già avuto modo di asserire in altre occasioni, la poesia non è per lui un incontro occasionale, ma un’intima necessità di esprimersi, un’incomprimibile passione che lo anima da sempre, una vivacità di ricerca, un fiorire di domande, una chiara vocazione all’introspezione.

Donadio non vive di solo pane ma anche di parole che suscitano emozioni, di affetti, di bellezza, di spiritualità. (...)

E la natura del poeta Donadio è appunto nell’istintivo bisogno di trasformare il contenuto primordiale della sua vita o della vita degli altri (o quel che vi pare) in immagini poetiche; e ciò avviene per un atto puramente istintivo e irriflesso, che è la legge spontanea e fatale del suo cervello, senza che egli possa nulla. Per me, la sua poeticità è tutta nell’atto e per nulla nella volontà e nella coscienza. Per tale ragione ho sempre creduto che nessuna critica su un poeta possa valere un solo verso bello di quel poeta”. (dalla Prefazione di Francesco Fucile)

“È interessante la riscoperta che Stanislao ci propone di alcune figure simbolo del mondo poetico, amate da Rosario D’Alessandro. Accanto ad Omero, Gozzano e tanti altri, si colloca Nosside poetessa vissuta all’inizio del III secolo A.C., che caratterizza il suo contributo alla poesia con un’impronta fortemente “femminista”.

(...) L’omaggio di Stanislao al cultore del mondo classico Prof. Rosario D’Alessandro è sincero. È il tributo dovuto all’amico e, nel contempo, il riconoscimento del proficuo scambio culturale fra i due. A Lui va il merito di aver messo in luce, grazie all’assidua frequentazione con l’intellettuale bisignanese e ai fitti scambi culturali, un D’Alessandro sconosciuto ai più. L’immagine pubblica e, in qualche modo stereotipata, di un D’Alessandro conservatore, portavoce della Chiesa Cattolica, strenuo difensore dei suoi valori cristallizzati nella tradizione, si allarga al mondo classico. Questa apertura fa sì che si scopra, attraverso l’opera di Donadio, un D’Alessandro che apprezza e ammira figure simbolo del mondo femminile, antesignane del moderno femminismo; ma, anche, alcuni degli aspetti più intimi della sua personalità, i suoi tormenti, il suo rifugiarsi per trovare conforto alle delusioni, nel mondo delle lettere. Un D’Alessandro che merita di essere riscoperto a tutto tondo, nella completezza del suo pensiero”. (dalla Postfazione di Franco Murano)

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