Gaza e l'industria israeliana della violenza
di Enrico Bartolomei, Diana Carminiati, Alfredo Tradardi



    Editore: DeriveApprodi
    Collana: Fuorifuoco
    Data di Pubblicazione: 16 giugno 2015
    EAN: 9788865481226
    ISBN: 8865481226
    Pagine: 332
    Formato: brossura
    Argomenti: Storia del Medio Oriente, Storia del 20. Secolo dal 1900 al 2000

Descrizione del libro
La Striscia di Gaza, da quasi un secolo, è un luogo di resistenza e di sofferenza. Non è l'unico in questo mondo sconvolto da conflitti, ma è il paradigma della "produzione" della violenza contemporanea. La violenza contro i palestinesi è un continuum che oscilla tra un minimo quotidiano, a bassa intensità, con i suoi morti, i suoi feriti e le sue distruzioni, e le punte delle operazioni militari, veri e propri massacri, come Piombo Fuso o Margine Protettivo, con il risvolto voyeuristico di fronte allo spettacolo del dolore di un Occidente spesso complice. Violenza che si articola con modalità diverse in Cisgiordania e nella Striscia, contro i palestinesi cittadini di Israele e contro i profughi che vivono nei campi allestiti, a partire dal 1947-1948, nei paesi arabi del Medio Oriente. Una industria della violenza che viene esportata in molti paesi del mondo, qui intrecciata a un paradigma coloniale di insediamento, sul quale il sionismo basa l'identità dello Stato israeliano, e a un modello concentrazionario nel quale ha un ruolo determinante il complesso militare industriale.

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