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Gurdjieff: Cosmologia, Psicologia, Musica E Danze
di Aa Vv,  2018,  Independently Published
ESOTERISMO
ISBN: 9781719970884
condizioni: NUOVO

Note:
L’uomo, nel divenire cosciente, diventa cosciente di sé stesso e del mondo di cui è parte. La funzione della coscienza è diventare consapevoli della propria esistenza e di quella del mondo. La relazione che uno ha con sé stesso e con il mondo, questa è conoscenza. Tutti gli elementi della psiche dell’uomo, percezioni, sensazioni, concezioni, idee, emozioni, creazioni, sono strumenti di conoscenza. Tutte le emozioni, dalle più semplici alle più complicate, religiose, morali, artistiche, sono tutti strumenti di conoscenza. Secondo la teoria della lotta per l’esistenza, è la sopravvivenza del più adatto che crea l’intelletto e le emozioni, e queste servono la vita, in realtà, non sono casuali, svolgono un ruolo nella creazione e sono il prodotto di un’intelligenza della quale non sappiamo nulla e conducono alla conoscenza, ma non discerniamo la presenza del razionale nei fenomeni e nelle leggi della vita: studiamo una parte e non il tutto, quando comprendiamo che ogni vita è una manifestazione di un parte del tutto, si aprirà la possibilità di comprendere. Per comprendere la razionalità del tutto, è necessario comprendere il carattere del tutto e di tutte le sue funzioni. La funzione dell’uomo è la conoscenza; ma se non si comprende l’uomo nel suo complesso, non si capirà la sua funzione. Le nostre vite separate sono la manifestazione di una grande entità. Un albero è una manifestazione del regno psichico del regno animale. Le nostre vite non hanno altro senso, sennò nel processo attraverso il quale acquisiamo conoscenza. Il processo dell’acquisizione della conoscenza non proviene solo dall’intelletto, ma anche dal nostro intero organismo e dall’organizzazione della vita, della cultura, della civiltà. E acquisiamo la conoscenza di ciò che meritiamo di sapere. Tutti concordano sul fatto che lo scopo dell’intelletto è la conoscenza. Ma non siamo chiari riguardo alle nostre emozioni: gioia, rabbia, gelosia, piacere, creatività; non vediamo che tutte le attività, tutte le emozioni, portano alla conoscenza. Crediamo che una creazione richieda conoscenza, ma in che maniera le emozioni sono utili alla conoscenza? In che modo le emozioni religiose servono alla conoscenza? Opponiamo la ragione all’emozione. Parliamo di fredda ragione, consideriamo l’intelletto superiore alle emozioni. C’è un gravissimo errore in questa concezione. L’intelletto nel suo insieme è anche emozione. Abbiamo l’abitudine di dire che è possibile conquistare i sentimenti con la ragione, o la volontà, o il dovere. Un sentimento può essere conquistato solo da un altro sentimento, un sentimento più forte e superiore. Un soldato muore per il suo paese non per abitudine di obbedienza, o dovere, ma perché il sentimento di paura è stato conquistato da sentimenti superiori. La ragione provoca pensieri le cui immagini evocano sentimenti che si materializzano in un’emozione speciale. La ragione non ha limiti, solo gli umani hanno dei limiti. La vera ragione è l’aspetto interiore di un essere. Nell’uomo, la crescita della coscienza coincide con la crescita dell’intelletto e con la crescita delle emozioni superiori che si manifestano (estetiche, affettuose, morali); crescendo, le emozioni, diventano più intellettuali e, allo stesso tempo, l’intelletto assimila le emozioni. La Spiritualità, nel vero senso della parola, è una fusione dell’intelletto con le emozioni superiori. Quest’opera presenta al lettore alcune letture inedite di Gurdjieff, articoli dell’epoca sull’Istituto ed approfondimenti condotti da diversi ricercatori, scienziati ed allievi.

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