Note:
Quante volte ci siamo detti che la vita è complicata? Accadono eventi che non abbiamo potuto prevedere e facciamo fatica a prendere la giusta decisione per raggiungere i nostri obiettivi, come se il mondo procedesse in modo quasi indifferente e indipendente da noi, come se il caos fosse davvero il leit motiv della vita.Eppure la natura ha costruito sé stessa sul caos. Quante volte siamo rimasti meravigliati della complessità di una nuvola, della armonia e unicità della forma di un albero e delle variegate forme di vita? Ci chiediamo se questa varietà è solo un gran disordine, casualità senza capo né coda oppure se vi è una qualche legge, un qualche elemento unificante che caratterizzi l’interezza degli esseri viventi e magari ogni elemento naturale come montagne e fiumi e, perché no, l’uomo stesso. Effettivamente quando osserviamo un cielo stellato, una cascata di acque, attraversiamo un deserto o ci fermiamo ad ammirare la bellezza di un fiore, percepiamo un sentimento di ricongiunzione, misterioso e inafferrabile con la logica eppure accompagnata sempre da una sensazione di vicinanza con il tutto.Nonostante gli enormi passi compiuti dalla scienza, la complessità della natura e della nostra vita sembra continuare a sfuggire anche ai più sofisticati mezzi della conoscenza logica e ci fanno sentire sempre più smarriti e inadeguati sia nella comprensione dei meccanismi che sottendono la natura, sia nella conduzione e realizzazione della nostra vita.Comprenderemo che la struttura di tutti i fenomeni naturali e umani è frattale, cioè caratterizzata da autosomiglianza e invarianza di scala, nello spazio e nel tempo. Scopriremo che questo tipo di struttura può essere generata unicamente per mezzo di processi caotici. Il Caos dentro che il filosofo Nietzsche poneva come condizione necessaria per generare una stella danzante è forse proprio quella in cui l’uomo si libera dai limiti della concezione rigida della logica socratica (lo spirito apollineo) e abbraccia lo spirito dionisiaco e caotico che abilita una comprensione più profonda di ciò che appare in prima battuta, inafferrabile.Ma quale è la sorgente di questa misteriosa legge del Caos che permea l’intero universo? Le condizioni della nascita del caos, motore creativo dell’universo, sono poche ma fondamentali. Oggi la matematica e i nuovi strumenti di calcolo elettronico possono analizzare e simulare i fenomeni naturali e aiutarci ad afferrare i principi che li governano. Principi che consentono di osservare sotto una luce diversa problemi che hanno dato del filo da torcere a matematici e filosofi di tutti i tempi, come i numeri irrazionali, la proporzione aurea, i moti turbolenti e perfino gli andamenti dei titoli di borsa. principi in armonia con la musica di Bach, la filosofia di Hegel e la psicologia di Jung.Il libro infine analizza le sorprendenti analogie tra i principi che sottendono la teoria scientifica del Caos e gli insegnamenti e principi delle filosofie orientali tra cui l’Induismo, il Buddhismo, lo Zen e il Taoismo.È significativo che attraverso esperienze del tutto differenti, l’una (la scienza matematica) attraverso l’empirismo razionale e codificato, e l’altra (la filosofia religiosa orientale) attraverso la meditazione e l’esperienza extra-sensoriale, giungano a conclusioni e considerazioni finali del tutto simili, unificate. La visione del mondo che ne deriva e che accomuna la teoria scientifica del Caos con i principi delle filosofie religiose orientali porta a riconsiderare la centralità del lavoro interiore e meditativo nella comprensione olistica della vita e del mondo che rompendo i limiti della logica razionale, apre a nuove possibilità di realizzazione all’uomo di oggi. |
