Rapimento Moro e declino della sinistra l’avvio della mutazione genetica della sinistra, 1978-1980 

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Rapimento Moro e declino della sinistra l’avvio della mutazione genetica della sinistra, 1978-1980
di Roberto Massari,  2007,  Massari Editore
SAGGISTICA
ISBN: 9788845702471
collana: Eretici e/o sovversivi
condizioni: NUOVO

Note:
Ormai ci s’interroga da più parti su come sia potuto accadere: il paese con il più grande partito comunista non-al-potere, con la più grande estrema sinistra (tanto da contare a un certo punto ben tre quotidiani) e con la mobilitazione sociale più lunga nel tempo e più qualificata negli obiettivi di lotta… Partendo da premesse così favorevoli, come si è arrivati alla situazione attuale? Com’è possibile che quella sinistra di allora sia diventata la «sinistra più di destra» che vi sia sulla faccia del pianeta?
Una sinistra che abolisce il sistema proporzionale, conduce missioni neocoloniali all’estero, protegge i corrotti, soddisfa le peggiori scelte di Vaticano e Confindustria, taglia la spesa sociale e incentiva la precarietà ha sicuramente reciso le radici col proprio passato e con le ragioni storiche della propria esistenza. Si può dire che si è geneticamente modificata in parallelo al processo del proprio declino.
L’autore individua uno snodo cruciale di tale declino nei mutamenti intervenuti alla fine degli anni ’70, in particolare nella vicenda del rapimento Moro. Non fu quella la causa, ma fu una cartina di tornasole dei mutamenti storici in corso non solo nella sinistra istituzionale, ma anche in quella un tempo definita «extraparlamentare».
Come interprete attivo di quegli avvenimenti, l’autore li descrisse e li analizzò da contemporaneo, anticipando lucidamente processi che solo oggi vediamo drammaticamente conclusi.

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