Rosso come il mare
di Wolfram Fleischhauer



    Editore: Emons Edizioni
    Collana: Gialli tedeschi
    Traduttore: Buttazzi S.
    Data di Pubblicazione:  2 maggio 2019
    EAN: 9783740805913
    ISBN: 3740805919
    Pagine: 361
    Formato: brossura

Trama del libro
Teresa è scomparsa senza lasciare traccia. Sola e in mezzo a un equipaggio ostile, stava verificando per conto della UE che sulla Valladolid la pesca si svolgesse regolarmente. John Render, collega e compagno di vita, non si dà pace, devastato dai sensi di colpa per non essere riuscito a proteggerla. Anche l'attivista Ragna Di Melo è sconvolta dalla scomparsa di Teresa. Ma quale legame c'è tra un'osservatrice della UE e un'ambientalista radicale? Dal suo rifugio nel Sud-Est asiatico, Ragna ha dichiarato guerra alla pesca illegale e sono in molti a darle la caccia, mentre in alto mare si incrociano traffici clandestini e a Bruxelles si riuniscono commissioni perlopiù inutili. La cerca anche suo padre, un importante imprenditore svizzero con qualche macchia nel passato. Da anni però la figlia ha rotto ogni rapporto con lui...
"Rosso come il mare" è un eco-thriller sulla mafia della pesca illegale che devasta i nostri mari con ripercussioni abnormi sull’ambiente e, dunque, sulle nostre vite.
Dopo la memoria e l’impossibile accettazione di un passato che è meglio negare, seppellire sotto la terra pesante di campi di concentramento “mai esistiti” come quello di Flossenbürg, epicentro del primo romanzo pubblicato da Emons lo scorso anno, Wolfram Fleischhauer torna con un tema molto distante dal primo ma col medesimo intento: raccontare la verità. E questa volta è il mare a nascondere un abominio che riguarda tutti: quello della pesca illegale. Ma che cosa è la pesca illegale? L’uomo sta davvero uccidendo anche il mare? Di sicuro sta contribuendo alla scomparsa delle specie e degli habitat marini, mettendo in pericolo pesci e l’intero ecosistema. Grandi pescherecci che solcano i mari, depredandoli in maniera incontrollata delle risorse, a scapito dei piccoli pescherecci e dei pescatori artigianali, che stanno lentamente morendo e abbandonando le loro piccole barche; pesca sfrontata ed eccessiva, condotta senza il minimo rispetto per i tempi di riproduzione delle risorse ittiche, con metodi di pesca dannosi. Tutto questo sta lentamente mettendo in serio pericolo il mare e la sua biodiversità, e quindi l’intero pianeta. Si chiama pesca illegale e viene portata avanti in tutto il mondo – nei paesi in via di sviluppo come in Occidente e a casa nostra – senza tener conto di regole e normative.

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